L’associazione Pensando onlus e lo Studio per l’Apprendimento Mediato hanno predisposto e attuato un percorso di potenziamento e riattivazione cognitiva con il metodo Feuerstein per persone seguite dal Centro di Salute Mentaledell’ospedale di San Daniele del Friuli, in collaborazione con la dirigenza medica e il personale sanitario.
Il percorso – svoltosi tra il mese di ottobre 2015 e giugno 2016 – si rivolgeva in particolare a pazienti del centro le cui potenzialità non emergevano pienamente:

  • per mancanza di stimoli,
  • per un funzionamento cognitivo non adeguato
  • che pur avendo possibilità lavorative, non riuscivano a svolgere adeguatamente i compiti loro assegnati sia per difficoltà cognitive che emozionali.

Le pazienti erano tutte ospiti del centro da oltre dieci anni.
La finalità generale del progetto era esaminare l’efficacia di un trattamento di dinamica cognitiva nella riabilitazione di pazienti con disturbi mentali, gli obiettivi specifici erano:

  • migliorare il proprio funzionamento cognitivo;
  • riconoscere l’importanza delle emozioni ed iniziare a gestirle;
  • migliorare l’autostima;
  • socializzare;
  • potenziare alcune funzioni cognitive.

Il percorso si è svolto in due momenti, 23 ore nella prima fase, 28 nella seconda.
Nella prima fase, nonostante la brevità dell’intervento, si sono riscontrati micro cambiamenti nel comportamento di coloro che hanno frequentato con maggiore assiduità e soprattutto partecipando attivamente. Si è notato in particolare maggiore velocità e precisione nell’esecuzione degli esercizi, apertura e condivisione del proprio vissuto e dei problemi sul lavoro, trasferimento nelle attività lavorative di alcuni comportamenti cognitivi appresi per mezzo degli strumenti Feuerstein (es. pianificazione).
Nella seconda fase si sono osservati altri micro cambiamenti: maggior controllo dell’impulsività, migliore capacità di pianificare, uso degli aiuti che vengono forniti, aumento della memoria, più consapevolezza della propria situazione e sicurezza di sé. Una corsista in particolare, che ha frequentato assiduamente e con interesse, ha imparato a raccogliere informazioni in modo sistematico, ad utilizzare con una mediazione ravvicinata più informazioni contemporaneamente, a controllare l’impulsività, a riconoscere e descrivere le emozioni che prova più frequentemente, ad usare strategie per affrontare le difficoltà. Ha riconosciuto che è possibile modificarsi e ha iniziato a proiettarsi in un futuro diverso.
Per le corsiste i problemi permangono, ma si sono riscontrati dei micro cambiamenti, in alcuni casi più significativi, che ci inducono a ritenere che il metodo Feuerstein sia efficace anche nel campo delle malattie mentali, ovviamente dovrebbe essere applicato per un periodo più lungo, in maniera sistematica e rigorosa.